[:it]L’unificazione di Narmer[:en]Narmer unification[:]

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L’unificazione di tutti i territori del Nilo si compìsotto il controllo di unico sovrano. Ci sono diversi reperti archeologici  che, in un modo o nell’altro, si riferiscono a tale processo. Si tratta di scene incise come decorazioni sulla superficie di manici di coltelli, tavolette per la preparazione di cosmetici e teste di mazza.

I documenti e le tavolette aiutano a farsi un’idea del processo da cui sorse la I dinastia, sono stati ritrovati non molto tempo fa un paio di sigilli cilindrici all’interno di un cimitero di Abydos (uno appartiene al re Den e l’altro a Qaa) misero fine alle congetture sul numero e sull’ordine di successione dei suoi sovrani. in due serie distinte entrambe aperte dallo stesso sovrano, i nomi dei re si susseguono in una genealogia completa: Narmer, Aha, Djer, Djet, la regina madre Merneith, Den, Andyib, Semerkhet e Qaa.

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Bisogna notare che in tali elenchi non compare il leggendario re unificatore Menes il quale è sostituito dallo storico Narmer. Al termine della Dinastia 0, un monarca più abile o più fortunato degli altri riuscì ad assumere il controllo diretto di tutta la valle del Nilo, nell’aera compresa tra l’isola di Elefantina e le coste mediterranee del Delta. Era nato lo stato faronico: secondo la tradizione ciò avvenne tramite gli sforzi di Menes; secondo l’archeologia invece grazie alle opere di Narmer, il primo sovrano della I dinastia (detta Tinita, da This, città di origine dei suoi sovrani).

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Sembra che, oltre ad aver completato l’unificazione, Narmer abbia anche preso la decisione di creare uno nuova capitale a Menfi, vicino al vertice del delta del Niko, da dove risultatava più pratico governare il Paese allargato di recente creazione. La lontananza della nuova capitale rispetto a quella d’origine fece sì che si rompessero definitivamente i legami di parentela che l’èlite aveva mantenuto col sovrano e, così, che si consolidasse la monarchia.

I due sigilli cilindrici della I dinastia già menzionati confermano inoltre che, come succederà nel futuro Stato egizio, quando un monarca saliva al trono prima di aver raggiunto la maggiore età era la madre a farsi carico della reggenza. In questo caso si tratta della regina Merneith, la cui tomba si trova a Umm El-Qaab (“la madre dei vasi”), nome con il quale si conosce oggi il cimitero di Abydos. Menzionata nel sigillo di Den come madre del re e non come monarca, la sua rilevanza politica dovette essere notevole, per permetterle di essere interrata insieme ai suoi predecessori. Inotre è strano notare come il sigillo di Qaa, che include tutti i sovrani della monarchia, ometta questa regina, in quello che potrebbe essere un primo esempio di damnatio memoriae negli elenchi reali.

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I sovrani della I dinastia furono sepolti in grandi tombe senza una sovrastruttura visibile (coperte da una primitiva collina artificiale sotto il livello del suolo), in una zona vergine nella necropoli di Abydos, a continuazione del cimitero U dove sono sepolti alcuni dei monarchi della cosidetta dinastia 0. Una grande struttura rettangolare in mattoni delimitava uno spazio cerimoniale, conosciuta come “palazzo funerario”, e accompagnava come elemento di ciuscuna delle tombe a un chilometro e mezzo di distanza. Sebbene la sua funzione rituale sia sconosciuta, essa, come avvenne per tutte le costruzioni di questo tipo, fu distrutta prima che venisse eretta quella del sovrano successivo.

 

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The unification of all the territories of the Nile was under the control of a single sovereign. There are several archaeological finds that, in one way or another, refer to this process. These are scenes engraved as decorations on the surface of knives handles, tablets for the preparation of cosmetics and poker heads.

Documents and tablets help to get an idea of the process from which the dynasty emerged, not long ago a couple of cylindrical seals inside a cemetery of Abydos (one belongs to King Den and the other to Qaa) put an end to the conjectures on the number and order of succession of its sovereigns. in two distinct series, both open by the same ruler, the names of kings follow in a complete genealogy: Narmer, Aha, Djer, Djet, Queen Mother Merneith, Den, Andyib, Semerkhet and Qaa.

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It should be noted that in these lists does not appear the legendary King Unite Menes which is replaced by the historical Narmer. At the end of the Dynasty 0, a more skillful or luckier monarch managed to take direct control of the whole Nile Valley, in between the island of Elephantine and the Mediterranean coast of the Delta. The Faroese state was born: according to tradition this was done through the efforts of Menes; according to archeology, thanks to the works of Narmer, the first sovereign of the I dynasty (called Tinita, from This, the city of origin of its sovereigns).

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It seems that, in addition to completing unification, Narmer has also taken the decision to create a new capital in Menfi, near the summit of the Nile Delta, where it was more practical to govern the newly enlarged country of recent creation. The distance of the new capital with respect to the source of origin caused the bonds of kinship that the elite had maintained with the sovereign and so that the monarchy consolidated.

The two cylindrical seals of the above-mentioned dynasty also confirm that, as will happen in the future Egyptian state, when a monarch ascended the throne before reaching the age of majority, the mother was to take over the regency. In this case, this is the queen Merneith, whose tomb is at Umm al Qaab (the mother of the vases), the name with which Abydos cemetery is known today. Denounced in the seal of Den as the mother of the king and not as a monarch, his political significance had to be remarkable, to allow him to be entangled with his predecessors. It is strange to note that Qaa’s seal, which includes all the rulers of the monarchy, omits this queen, in what could be a prime example of damnatio memoriae in the real listings.

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The rulers of the First Dynasty were buried in large tombs without a visible superstructure (covered by a primitive artificial hill below ground level), in a virgin area in the necropolis of Abydos, continuation of the U cemetery where some of the monarchs are buried Dynasty 0. A large brick rectangular structure delineated a ceremonial space, known as a “funeral palace,” and accompanied it as a cluster of tombs a kilometer and a half away. Although its ritual function is unknown, it, as was the case for all such constructions, was destroyed before the next sovereign was erected.

 

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