La Principessa Neferura

La Regina Hatshepsut ebbe solo una figlia, Neferura, nata dal matrimonio con Thutmose II. L’educazione della principessa era fondamentale e il primo ad incaricarsene fu il vecchio militare che aveva partecipato alla conquista di Avaris, Ahmosi Pennekhbet. Inquesto incarico, gli succedette Senmut, che appare in sieme a Neferura in unadecina di statue; una cifra importante, se si pensa che in quasi la metà delle circa venti statue del maggiordomo che si sono conservate questi non compare solo, ma in compagnia della principessa.

Questa circostanza ha dato adito a disparate ipotesi sulla vera paternità di Neferura, che alcuni attribuisco a Senmut senza nessuna prova, salvo l’innegabile intimità esistente tra loro, che si evince da questi gruppi scultorei. Successivamente, l’educazione della principessa passò nelle mani di Senimen, un altro funzionario, forse fratello di Senmut. A Neferura furono attribuite tutte le cariche relative alla parte femminile della coppia reale, dall’incoronazione della madre come faraone delle Due Terre. Fino a quel momento, quei titoli erano appartenuti a Hatshepsut, ma lei aveva dovuto rinunciarvi poiché erano incompatibili con il ruolo maschile che aveva accettato. Così nelle iscrrizioni Neferura vine citata come “Grande Sposa Reale”, “Sposa del dio” e “Mano del dio”.

Poiché la regina non aveva in programma di sposarsi di nuovo, era necessario che una donna di rango reale l’accompagnasse nelle funzioni rituali. Senza dubbio, la scelta perfetta era Neferura che, oltre ad essere figlia di re, non avrebbe interrotto la stirpe di donne che dalla XVII dinastia esercitavano un ruolo di rilievo nel governo dell’Egitto. Neferura scompare dalle documentazioni intorno all’11° anno del regno di Hatshepsut, senza prove del fatto che avesse sposato Thumose III.

 

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